SITUAZIONE INSOSTENIBILE NEI DEA PIEMONTESI: CHIVASSO.

da | Nov 17, 2017 | Primo Piano

di Mario Vitale

La scorsa settimana, sollecitata da numerosi medici, in prevalenza in servizio presso il Dea, si è svolta all’Ospedale di Chivasso, una partecipata assemblea, organizzata dall’Anaao, per discutere dei problemi del servizio di emergenza.

La situazione del Pronto Soccorso di Chivasso, come purtroppo anche quella di molti altri ospedali piemontesi, è al collasso, sia per problemi logistici che organizzativi. Questo Dea, che conterà a fine anno un numero di passaggi vicino ai 60.000 (numeri superiori a quelli di altri ospedali provinciali piemontesi), è a tutt’oggi ospitato in locali vecchi, angusti e poco funzionali. L’entrata dei pazienti in barella, trasportati dalle ambulanze, avviene attraverso il minuscolo atrio dell’ospedale che è anche la porta d’ingresso dei visitatori che, inevitabilmente, ne ostruiscono il passaggio. Giunti (con difficoltà) all’interno dei locali del Dea, ci si trova in un dedalo di stretti corridoi e piccole stanze dove si svolge la frenetica e davvero ammirevole attività di medici e infermieri che, in numero costantemente ridotto rispetto al fabbisogno, si prodigano nell’assistenza di una marea di pazienti stipati come sardine. Ci viene detto che i locali del nuovo Pronto Soccorso sono in procinto di essere inaugurati, ma poiché dovevano essere pronti già due anni fa, concedeteci un po’ di scetticismo che ci auguriamo venga fugato al più presto. La carenza di posti letto nei reparti, prevista dall’ultimo piano di ristrutturazione regionale, per ottenere dei risparmi ancora da dimostrare, impedisce di effettuare i ricoveri in tempi adeguati e i pazienti stazionano in barella per giorni interi.

L’indignazione aumenta poi quando pensiamo che i tagli effettuati alla sanità piemontese sono stati effettuati per ripianare un deficit che è stato poi dimostrato dalla Corte dei Conti essere stato generato da prelievi fatti al bilancio della sanità per altri capitoli di spesa regionali.

Durante l’assemblea è emersa una lunga lista di problemi organizzativi da risolvere e la Segreteria aziendale Anaao li ha sintetizzati e inviati al Direttore Generale con richiesta di un sollecito incontro (vedi allegato).

Il Direttore Generale, telefonicamente, ha dato piena disponibilità all’incontro. Ne prendiamo atto con soddisfazione fiduciosi nella possibilità di ottenere dei risultati positivi a tutto vantaggio dei pazienti e degli operatori dell’ospedale di Chivasso.

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