di Mario Vitale
La delibera del S. Luigi del 30 dicembre scorso, che aveva sollevato le proteste dell’Anaao, riprese anche dagli organi di stampa, è stata riscritta.
Come si ricorderà il documento in questione prevedeva, al S. Luigi, l’utilizzo di fondi derivanti dal prelievo del 5% sulla libera professione dei medici, unicamente a favore del personale del comparto e per scopi diversi da quelli previsti dal suddetto decreto che li vincola esclusivamente a obiettivi legati alla prevenzione e all’abbattimento delle liste d’attesa.
Nella nuova versione della delibera si elimina “…ogni riferimento all’accantonamento previsto dal decreto Balduzzi per la remunerazione dei progetti aggiuntivi” e i finanziamenti vengono attinti “…da somme che residuano dalla distribuzione del fondo perequativo del 2016… destinate a remunerare la produttività del personale del comparto”
Da un lato possiamo dire che tutto è bene quel che finisce bene. Dall’altro però dobbiamo rimarcare, se ancora ce ne fosse bisogno, quanto sia indispensabile in tutte la Asl e Aso, la presenza di un sindacato come l’Anaao che, con i suoi associati, medici che prestano attività volontaria in aggiunta a orari di lavoro sempre più gravosi, riesce ad esercitare una vigile attività di controllo a tutela dei medici e dirigenti sanitari dipendenti.