Quali specialità scelgono i neolaureati?

da | Feb 25, 2023 | Primo Piano

Estratto del lavoro nazionale, con dettaglio del Piemonte

Come è orientata la scelta dei futuri medici specialisti Piemontesi?

Lo studio Anaao Assomed e ASL ha analizzato l’effettiva fruizione da parte dei medici neolaureati dei 1861 contratti statali banditi in Piemonte negli ultimi due concorsi di specializzazione (2021 e 2022).

Per “contratti non assegnati” si intende un contratto che in sede concorsuale non è stato assegnato a nessun medico perché nessuno l’ha scelto. Per “contratti abbandonati” si intende un contratto che è stato assegnato ma il medico assegnatario ha riprovato il concorso l’anno successivo e ha cambiato specializzazione tramite una nuova assegnazione.

Dalla rilevazione risulta che in Piemonte ben 1 borsa di specialità su 5 (19% dei contratti) non viene assegnata o viene persa durante il percorso di specializzazione.

Il dato però più significativo, oltre che allarmante, è la cospicua e pressoché completa adesione a quelle scuole di specialità in cui l’attività privata e ambulatoriale rientra tra gli sbocchi lavorativi, mentre non vengono neppure prese in considerazione, o subito abbandonate, quelle prettamente “ospedaliere e pubbliche” che sono state protagoniste nella lotta pandemica, prima tra tutte la Medicina d’Emergenza Urgenza.

Infatti in Piemonte la Medicina d’Emergenza Urgenza registra il 57% delle borse perse, la Microbiologia 57%, Patologia Clinica 74%, Radioterapia 86%. Interessante anche il dato della Rianimazione con il 33% di mancate scelte: la carenza di organico rende il lavoro più disagiato e questo allontana i giovani medici.

Scuole di specializzazioneContratti banditiNon assegnatiAbbandonatiNon assegnati e abbandonati

 

 
PIEMONTE186125314%1015%35419%
Allergologia e immunologia clinica1300%18%18%
Anatomia patologica27830%27%1037%
Anestesia Rianimazione Terapia Intensiva e del dolore2426929%125%8133%
Cardiochirurgia1218%433%542%
Chirurgia Generale791722%79%2430%
Chirurgia maxillo facciale1200%18%18%
Chirurgia Toracica16425%16%531%
Chirurgia Vascolare15213%213%427%
Dermatologia e venereologia1700%00%00%
Ematologia3000%413%413%
Endocrinologia e malattie del metabolismo2500%14%14%
Genetica medica12217%00%217%
Geriatria2000%15%15%
Ginecologia ed Ostetricia8500%45%45%
Igiene e medicina preventiva7756%56%1013%
Malattie apparato cardiovascolare7300%45%45%
Malattie apparato digerente2200%00%00%
Malattie dell’apparato respiratorio2500%14%14%
Malattie Infettive e Tropicali3239%26%516%
Medicina del lavoro2400%14%14%
Medicina dello sport e dell’esercizio fisico900%00%00%
Medicina emergenza urgenza1357253%54%7757%
Medicina fisica e riabilitativa5200%24%24%
Medicina interna106109%88%1817%
Medicina legale1500%213%213%
Medicina nucleare900%111%111%
Microbiologia e virologia7457%00%457%
Nefrologia43512%25%716%
Neurochirurgia1500%320%320%
Neurologia3000%27%27%
Neuropsichiatria infantile2100%00%00%
Oftalmologia1100%00%00%
Oncologia medica3513%411%514%
Ortopedia e traumatologia5600%-1-2%-1-2%
Otorinolaringoiatria2714%311%415%
Patologia Clinica e Biochimica Clinica342574%00%2574%
Pediatria11900%11%11%
Psichiatria8000%68%68%
Radiodiagnostica11800%33%33%
Radioterapia292276%310%2586%
Scienza alimentazione600%00%00%
Statistica sanitaria e Biometria9222%111%333%
Urologia3700%38%38%

Questi dati fanno una chiara fotografia della nuova generazione di medici: i colleghi giovani vogliono scegliere, piuttosto perdono un anno e cambiano la scuola di specialità ma non accettano lavori che non li soddisfano. Non sono disposti ad accettare specialità che poi li costringono a sacrificare la loro qualità di vita o non gli danno la soddisfazione che vorrebbero e che credono di meritare  dopo i 6 anni di faticoso studio. È una differenza sostanziale rispetto al passato, dove le rinunce che il lavoro in ospedale implica erano accettate e poco o nulla era messo in discussione. È la ricerca individuale di un lavoro migliore, forse è la conseguenza del fallimento delle generazioni più anziane di medici, che non sono riuscite ad unirsi e a ottenere collettivamente un cambiamento sostanziale del lavoro medico.

Tocca a noi sindacati, e tocca alla politica che governa la sanità, fare di tutto per migliorare le condizioni di lavoro in ospedale, affinché di nuovo anche le specialità ora scartate diventino attrattive.

E perché fare il medico nel Sistema Sanitario Pubblico torni ad essere un mestiere di cui essere orgogliosi.

Dott.ssa Chiara Rivetti
Segretaria Regionale Anaao Assomed Piemonte

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