Ospedali in trincea: Pronto Soccorso sotto pressione

da | Dic 15, 2022 | Primo Piano, Anaao sui media

Il problema del Pronto Soccorso è un problema di tutto l’ospedale: abbiamo stimato che nei reparti circa il 20% dei pazienti ricoverati sono pazienti anziani non autosufficienti, che hanno superato la fase acuta di malattia ma che sono in attesa di dimissioni in struttura, rallentando così il ricovero in reparto dei pazienti che attendono in barella in Pronto Soccorso. È quindi indispensabile accelerare le dimissioni sul territorio, anche perché in ospedale gli anziani rischiano di avere nuove complicanze, legate per esempio al rischio di infezioni nosocomiali o di confusione mentale per i limitati rapporti con i parenti.
Ricordiamo che i posti letto per la lungodegenza in Piemonte negli ultimi dieci anni sono stati tagliati del 33%, quindi risulta eliminato 1 posto su 3.
Inoltre, non possiamo non considerare che la popolazione invecchia e che nel 2020 il 30% degli accessi in ps è rappresentato da pazienti con età maggiore di 65 anni. Dopo i 65 anni di età la degenza media sale, dal valore medio nazionale di 8 giorni a quasi 9, che per gli ultra-85enni sale a 11,3 giorni.

Anche le tempistiche per attivare l’assistenza domiciliare, le procedure di riconoscimento dell’invalidità o di assegno domiciliare dovrebbero essere accelerate, perché molto farraginose, e di conseguenza rallentano le dimissioni.
Infine l’ADI, oltre che a gestire i malati a domicilio dopo le dimissioni dall’ospedale, deve assolutamente essere potenziata per prevenire la riacutizzazione di patologie croniche.
Le dichiarazioni di Anaao Assomed Piemonte su La Stampa

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