Ieri, Anaao Assomed Piemonte, ha partecipato al Consiglio Comunale aperto di Cuorgnè, indetto dopo la pubblicazione dello studio di “Analisi e definizione delle azioni di riordino della rete erogativa dell’ASL TO4” affidata alla società privata AGM.
Nello studio si legge di una possibile esternalizzazione delle prestazioni di area chirurgica, per ridurre la mobilità passiva intraregionale.
Delle tante osservazioni condivisibili fatte durante la serata, tra cui la richiesta di mantenere il servizio pubblico e i dubbi sulla scelta della chirurgia, che garantisce maggior margine di guadagno al privato, Anaao Piemonte ha aggiunto che:
- Nel documento regionale si legge la frase “Saranno poi le condizioni di mercato ed un dialogo con gli interlocutori privati a stabilire la fattibilità del progetto“. Il progetto segue i bisogni di salute della popolazione residente o altri tipi di interesse?
- I sindacati hanno appena firmato un accordo con la Regione che prevede la re-internalizzazione dei servizi e di circa 1000 lavoratori della sanità. Ipotizzare a Cuorgnè di esternalizzare sarebbe in totale disaccordo con quanto firmato.
- Con migliori condizioni di lavoro e di remunerazioni, i medici lavorerebbero nel pubblico, e non nel privato. E questo vale per tutto il Sistema Sanitario Regionale e Nazionale.
- La carenza di specialisti che in alcuni casi purtroppo obbliga, per mantenere i sevizi aperti, ad esternalizzare (es. cooperativa nei Pronto Soccorso) nell’arco di 3-4 anni si risolverà progressivamente, dunque questi progetti sono in contrasto con una realtà lavorativa in fase di cambiamento.
- Richiedere l’apertura di nuovi servizi, siano essi di chirurgia o di emergenza urgenza, non può prescindere dalla contestuale garanzia della massima sicurezza e qualità delle cure. Questo è un aspetto irrinunciabile, soprattutto nei piccoli ospedali, a tutela dei lavoratori ma soprattutto dei cittadini.
Dr.ssa Chiara Rivetti
Segretaria Regionale Anaao Assomed Piemonte
