L’atto Aziendale dell’Asl Città di Torino

da | Lug 19, 2017 | Primo Piano

di Mario Vitale

La fusione delle due Asl della città di Torino è ormai cosa fatta. Il tutto è avvenuto con una rapidità degna di miglior causa e, ovviamente, non perché la celerità nell’attuazione di un programma sia di per sé una caratteristica negativa (ben sappiamo quanti progetti non graditi ai piani alti affondino nelle paludi della burocrazia e non vengono mai alla luce), ma perché, almeno in questo caso, era importante fare alcuni ragionamenti a priori per non fare errori nella creazione di una grande azienda sanitaria che comprende tutta la città di Torino.

Quando ci si affretta a raggiungere un obiettivo, se lo si fa per evitare di dover “perdere” del tempo a raccogliere e valutare le opinioni di chi nell’azienda ci lavora e può essere un prezioso consigliere, si rischia di andare a sbattere la faccia.

Già il 14 ottobre scorso l’Anaao Piemonte aveva manifestato on line le sue perplessità alla IV commissione regionale, richiedendo che la Regione non accelerasse il programma di unificazione delle due Asl TO1 e TO2 e creasse le premesse per un adeguato processo di omogeneizzazione delle due aziende.

Anche in presenza della IV commissione comunale, il 23 maggio scorso, avevamo espresso le nostre rimostranze per il mancato coinvolgimento dei sindacati nella stesura del progetto che appariva lacunoso e penalizzante per le strutture sanitarie in confronto a quelle amministrative. Infine, quando mancavano poche settimane alla scadenza della presentazione dell’atto aziendale, è avvenuto qualche breve incontro col Direttore Generale al quale abbiamo manifestato, a voce e per iscritto, la nostra contrarietà su specifici punti dellAtto Aziendale ma abbiamo ottenuto solo un minimo riscontro positivo senza che fossero modificati neppure quei punti dell’Atto che confliggono palesemente con le direttive regionali.

Per chi ha voglia di leggerlo, allego il documento che Anaao ha inviato all’Assessore e al Direttore Generale della Sanità, al D.G. della Asl Città di Torino e alle Commissioni Sanità di Regione e Comune.

La Regione deve ancora recepire ufficialmente l’Atto Aziendale. Resterà indifferente alle nostre osservazioni o riterrà utile discuterne?

So bene che le ferie estive sono alle porte e che ci si riduce sempre all’ultimo momento per poter dire che “non c’è più tempo e ormai, a questo punto, va approvato così com’è”. Ma non è vero! Inizialmente la Regione aveva preventivato tre anni per il processo di fusione della To1 e della To2. Poi, come già detto, è stato fatto tutto in pochi mesi. E dunque cos’è preferibile: approvare frettolosamente un atto difettoso e incompleto o prendersi ancora uno o due mesi dopo le ferie per rivedere i punti critici?

Ritengo superfluo suggerire quale sarebbe il comportamento più saggio. E’ solo una questione di volontà.

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