di Mario Vitale
Il 22 settembre scorso, il Tribunale Ordinario di Roma, Seconda Sezione civile, ha finalmente pronunciato la sentenza attesa ormai da anni sul ricorso che Anaao Piemonte ha presentato per tutelare i diritti di un gruppo di medici ex specializzandi del periodo 1983-91. Dopo anni in cui il ricorso è rimbalzato fra i tribunali di Torino e Roma, siamo giunti infine a una sentenza di primo grado che assegna (secondo le prime stime) un rimborso complessivo di oltre 10 milioni di euro a 290 medici che avevano partecipato al ricorso.
Il percorso giudiziario è stato particolarmente lungo e irto di ostacoli, ma finalmente la sentenza è arrivata ed è stata positiva per la gran parte dei ricorrenti. Alla luce delle motivazioni della sentenza, gli Avvocati dell’Anaao valuteranno le posizioni di quel gruppo minoritario di medici a cui il Giudice, con diverse motivazioni, non ha riconosciuto il diritto al rimborso.
Per questo successo, ottenuto dopo anni di attesa, dobbiamo ringraziare i precedenti Segretari Regionali dell’Anaao Piemonte, Giorgio Cavallero e Gabriele Gallone che con tenacia hanno iniziato e seguito l’iter del ricorso. Un ringraziamento agli Avvocati Roberto Longhin e Marco Bertuzzi per aver conseguito un successo tutt’altro che scontato. E ancora grazie allo staff della Segreteria Regionale – Laura Soave e Sabrina Ripandelli – che da anni si è impegnato con dedizione e impegno, in questa lunga vicenda processuale. Grazie anche ad Andrea Dotti per la collaborazione.
Ora l’Avvocatura dello Stato, come di prassi, presenterà ricorso e quindi i medici che si sono visti assegnare il rimborso potranno richiedere la somma dovuta ma, purtroppo, per prudenza, dovranno metterla da parte in attesa del giudizio d’appello, anche se, in questo caso, riteniamo molto difficile che venga ribaltata la sentenza di primo grado.
Finalmente, dunque, una buona notizia nel disordinato mondo della Giustizia italiana dove spesso si ha l’impressione che sia il caso, prima di tutto, a governare l’esito dei processi civili.
