ENPAM: la difesa a oltranza di Parodi e Oliveti sulla situazione opaca dell’Ente (Quinta Parte)

da | Mar 20, 2012 | Enpam

In questa parte e in quella successiva vi riassumeremo gli interventi del Presidente e del Vice Presidente dell’ENPAM (rispettivamente il Dott. Parodi e il Dott. Oliveti) durante la riunione del Consiglio nazionale dell’Ente il 25 giugno 2011 a poco più di un mese dallo scoppio del bubbone “derivati tossici” che vi abbiamo illustrato in precedenza. E’ interessante notare come la difesa dei vertici dell’ENPAM sia più che altro un attacco a chi ha segnalato aspetti che gettavano ombre sulla oculata gestione dell’Ente pensionistico. Altro aspetto assai interessante è che mentre prima Oliveti & Co. bollavano la storia dei derivati come una “storia vecchia”, ora parrebbe che la versione sia: “se qualcuno ha lucrato sulle pensioni dei medici lo denunceremo”. Quindi non è escluso che il tanto stracitato modello di governance funzioni a dovere.
Articoli a cura di:
Gabriele Gallone (medico ospedaliero, contribuente “coatto” Enpam fondo generale quota A, Segretario Regionale ANAAO ASSOMED Piemonte)
Luigi Longo (medico libero professionista, contribuente Enpam fondo generale quote A e B, Consigliere Nazionale ANAAO Assomed)

Chi vuole leggere le puntate precedenti può cliccare sui link sottostanti

Enpam: inizia la cronistoria sui derivati e sugli strascichi giudiziari

La prima parte della cronistoria sulle vicende giudiziarie e sui derivati tossici – ENPAM

I derivati tossici dell’Enpam: la diffida di Eolo Parodi (Seconda Parte)

Enpam e i derivati “tossici”,poltrone, competenze e previsioni campate per aria (Terza Parte)

ENPAM – BILANCIO CONSUNTIVO 2010

Estratto da  Il Giornale della Previdenza  anno XVI – n. 7-2011 

 (invitiamo comunque per correttezza a leggere il resoconto completo nell’articolo originale per avere un quadro esaustivo della discussione sul bilancio – le enfatizzazioni grafiche, se non diversamente indicato sono opera nostra. Il Giornale della Previdenza è consultabile online sul sito dell’ente www.enpam.it )

Il 25 giugno dell’anno scorso il Consiglio Nazionale dell’ente si riunisce per l’approvazione del Bilancio Consuntivo 2010. Alle ore 9.30 ha inizio la seduta, presente il Consiglio di Amministrazione ed i Presidenti di Ordine o loro delegati. In apertura prende la parola il prof. Parodi e quindi, il vice presidente vicario dr. Oliveti, presenta il bilancio consuntivo. Seguono gli interventi dei vari ordini provinciali che si conclude con la votazione finale: 90 voti favorevoli, 6 contrari e 3 astenuti su un risultato d’esercizio che registra un utile di

1.137.224.321€ 

(unmiliardocentotrentasettemilionitrecentoventunoeuro)

Per quanto riguarda gli interventi del presidente e del suo vice vicario in apertura di seduta invitiamo a leggere il resoconto completo dalla pag. 2 alla pag. 14 del giornale. Qui riportiamo solo 2 brevi estratti.

pag.2 – prof. E. Parodi(Presidente: “I nostri problemi sono sempre fatti storici. Quando la politica ed i governi appaiono deboli l’unico momento positivo per una categoria come la nostra è l’unità … L’attenzione ai problemi dei giovani deve essere massima. Dobbiamo aiutarli a crescere in un mondo previdenziale di fiducia, aiutarli a non sentirsi abbandonati: l’avvenire deve essere meno faticoso per loro di come oggi si presenta Esiste anche il problema dei pensionati che temono una diminuzione dei loro emolumenti legati alla crisi economica che il nostro mondo sta attraversando. Così irto di ostacoli, trabocchetti, furbizie, promesse non mantenute. Troppo spesso solitudine. Desidero rassicurarli che le pensioni non verranno toccate;A tal fine teniamo tutti presente che all’interno del nostro Ente è iniziato un confronto duro, difficile e strano che incide sull’attività di tutti e specialmente sulle incertezze non facili da superare.

Comprendo che un collega possa avere idee diverse da un altro, ma non che per protestare ricorra a mezzi che sono stati usati ultimamente, provocando interventi mediatici e spesso dando inizio ad un gossip di pettegolezzi e falsitàÈ in atto un gioco allo sfascio che dobbiamo tutti insieme, tutti uniti, impedire. Allora io dico: “Basta”! È vergognoso farsi del male. La stessa politica che, inutile nascondercelo fa l’occhio lesso ai nostri soldi, in questi ultimi

tempi sta sul chi vive e, sebbene non richiesta, ci tiene sotto osservazione. Eppure tra di noi ci sono colleghi che da tanto tempo dicono sempre “No”, sempre “No”, sempre “No”. Quasi che questa triste e offensiva litania fosse diventata un inno di battaglia. E… No…, la battaglia la faremo noi chiarendo i dubbi, confutando le accuse, difendendo con tutte le forze i soldi che i medicie gli odontoiatri versano al loro Ente. Colleghi basta battaglie; obiettivo costante deve essere l’unità di tutti in difesa della nostra Previdenza. In questi momenti di tensione che mi propongo di aiutare a superare, voglio ricordare a tutti, ma proprio tutti, che ci sono centinaia di colleghi, di vedove, di superstiti,come con una brutta parola vengono definiti,che soffrono e devono essere aiutati economicamente per continuare a vivere. Molte di queste persone non osano, per decoro personale, chiedere aiuto. Di certo soffrono. Hanno bisogno di interventi economici, masoprattutto di comprensione e affetto”.

 

pag.3 – prof. A. Oliveti(v.Presidente vicario): “ … Qui concludo l’analisi del Bilancio Consuntivo, parlando di come sarà l’ intervento di riequilibrio sui regolamenti dei fondi. Partiamo da ciò che non sarà fatto. Non vogliamo toccare le pensioni. Non vogliamo toccare i contributi già assegnati – chiamiamolo il pro-rata–. Non vogliamo caricare gli aumenti sui giovani o caricarli il meno possibile, perché sono loro che ci dovranno pagare la pensione nel nostro sistema basato sulla solidarietà tra generazioni subentranti. Non vogliamo obbligare ad andare in pensione più tardi,

vogliamo lasciare sempre il range di scelta di opzione. E’ chiaro che dovremo intervenire sui rendimenti che assegniamo … Ho completato la mia analisi del Bilancio. Voglio però concludere facendo alcune osservazioni. Sui cosiddetti “conti in rosso”. Oggi i colleghi sono spaventati,ricevo tantissime telefonate e mail.“Avete i conti in rosso, non pagherete le pensioni, ci sono perdite rilevanti in bilancio: chiedete a me di mettere a posto la vostra cattiva gestione?” Allora rispondo: i conti non sono in rosso, i conti sono buoni. E’ stato cambiato il criterio di riferimento (ndr si riferisce allo spostamento negli anni del pareggio tra contributi in entrata e pensioni erogate). Ho usato appunto, in giro nei convegni, nelle interviste, il discorso dell’asticella. Ovviamente qualcuno ci fa le battute. Ma, insomma, se ad un saltatore in alto si sposta l’asticella da due metri a quattro metri, quello si può allenare quanto vuole, ma non riuscirà mai a saltarla! O gli si dà un’asta e gli si concede il tempo per imparare ad usarla, o lui i quattro metri non li salta. Questo lo comprendono tutti. Quindi vorrei che il discorso dei “conti in rosso” venisse interpretato per quello che è. Risponderemo alla nuova norma che la politica ha cambiato, chiediamo gradualità applicativa … Le cosiddette “perdite di Bilancio”: se n’è parlato tanto! Stiamo lavorando soprattutto su un nuovo modello di investimento patrimoniale: l’investimento patrimoniale deve essere funzionale alla nostra previdenza (logica ALM). Fin dal primo giorno, disattendendo quello che prevede l’attuale Statuto, non abbiamo nominato i consiglieri esperti, perché nella nuova governance che ci vogliamo dare, crediamo che la responsabilità politica del CDA deciderà tutto. Sull’investimento finanziario abbiamo ricevuto l’analisi della SRI Group. C’è stata una fase di intenso confronto sulle basi delle risultanze dell’analisi SRI Group, delle controdeduzioni da parte della Struttura Finanziaria, dell’advisor interno e da parte del Consigliere esperto, che non è stato rinominato in questo nuovo Consiglio. Da questo confronto, purtroppo, si è ricorsi alle aule giudiziarie. Questo non ci fa bene per la credibilità politica, per i motivi di cui ho detto prima, perché la previdenza è il nostro problema, l’equilibrio previdenziale che dobbiamo rispettare, e dobbiamo avere credibilità e compattezza, per andare avanti in quel senso, come vi ho già detto. Ci sono passaggi in corso anche per via giudiziaria: questo ci dispiace. Io sono – lo dico – convinto, e l’ho sempre detto, in tutte le sedi, sono convinto che i colleghi che hanno scelto quelle vie per rappresentare i propri dubbi, le proprie critiche, le proprie valutazioni, siano colleghi che hanno l’obiettivo dell’efficienza trasparente della Fondazione, che è il nostro obiettivo. Personalmente, non condivido il percorso, ma sono convinto del fatto che vogliano raggiungere quell’obiettivo. Ci sono rischi di perdita. Ci stiamo impegnando per far sì che questo rischio sparisca, se possibile, o si riduca. Se qualcuno ha lucrato sulle pensioni dei medici, lo perseguiremo. Ci siamo già costituiti parte civile e abbiamo già commissionato un’indagine dal nostro Comitato interno di controllo, che – come sapete – è presieduto da un magistrato attivo, per un’indagine di riverifica – riverifica! – delle procedure che hanno portato agli investimenti mobiliari del passato… Conoscete il percorso decisionale dell’investimento mobiliare del passato: valutazione delle opportunità da parte della struttura finanziaria della Fondazione, proposta al Comitato Investimenti, nel rapporto col Consigliere esperto, proposta al Consiglio di Amministrazione, rapporto dell’advisor sull’ex post, quindi sulla gestione del rischio fino al 2008, ed in seguito, dal 2009, anche con l’analisi dell’ex ante delle scelte.Questo è stato il modello decisionale. Siamo convinti – ma soprattutto speriamo – che non ci siano state situazioni anomale, perché ci screditerebbero, sarebbero un danno d’immagine pesante; saremo rigorosi, se si dovessero verificare cose poco chiare. Però – ripeto – non condividiamo le conclusioni dell’analisi della SRI Group, quando dice che facciamo dei Bilanci oscuri, opachi, perché li facciamo a regola, da Codice Civile, da principi contabili, e tutti i livelli – e sono tantissimi– di controllo a cui sono sottoposti non hanno mai evidenziato nulla, in termini di metodologia di redazione dei Bilanci… Vogliamo essere autonomi negli investimenti. Ci siamo dotati di questo modello, la cui validità abbiamo affidato forse al personaggio economico più illustre nel panorama del Paese, il prof. Mario Monti, che è venuto in Fondazione, come international advisor di Goldman Sachs. E’ venuto gratuitamente – non abbiamo rapporti con Goldman Sachs – ci ha portato un lavoro scientifico di confronto con le best practice internazionali di Casse analoghe alla nostra, di dodici Paesi (ottantadue Casse), si è espresso – e chi lo vuole può avere il resoconto stenografico del suo intervento – in maniera molto molto lusinghiera, nei riguardi della Fondazione e ha dato le linee guida del modello di governance … Crediamo che il potenziamento della comunicazione e il vostro impegno ci possa aiutare anche per questa opera di recupero della credibilità. E, per ultimo, mi auguro che l’Enpam si tolga il prima possibile dalle aule giudiziarie. Vi ringrazio per la pazienza. Grazie.

 Leggi la cronistoria completa della vicenda

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