A leggerlo non sembra un articolo di giornale ma un capitolo del libro “Cuore” sulla sanità. Inizia bene: l’ospedale dovrebbe chiudere: 21 posti letto, per 104 dipendenti, ma poi la penna si mette a vergare paragrafi strappalacrime, fino a far quasi piangere dalla commozione.
Presto, dopo anni di discussioni,
di scritte e di proteste,
al posto dell’insegna al neon rossa “Ospedale”
sulla collina di Avigliana
ci sarà scritto “Poliambulatorio”.
Nessuno potrà più dormire qui,
in attesa di finire la sua vita,
il cartello “cucina” sparirà,
come quello “camere mortuarie”
Poesia pura, Gozzano non avrebbe potuto fare meglio. Neppure Fogazzaro con un improbabile “piccolo mondo sanitario antico”. Repubblica era a corto di notizie?
Leggi il testo dell’articolo (La Repubblica 6 luglio 2012)