Le malattie infettive traslocano. Dall’Amedeo di Savoia all’Oftalmico

da | Set 9, 2023 | Primo Piano

Nella lenta e agognata attesa dell’Ospedale Nuovo di cui l’Asl Città di Torino ha disperato bisogno, altri soldi verranno a breve sprecati per il maquillage dei Reparti padiglione N De Mattia dell’Ospedale Amedeo di Savoia.
Dopo aver messo l’aria condizionata per rendere vivibile le camere durante il duro periodo del Covid e delle toppe in un ospedale fatiscente, dopo 6 traslochi fra i Padiglioni stessi dell’Amedeo per consentire che l’attività straordinaria del Covid e quella delle malattie infettive venisse portata avanti, adesso è tempo di traslocare.
Con una Delibera dell’8 agosto la Direzione Generale muove con preavviso di meno di due mesi tutti i reparti deputati al ricovero ordinario presso l’Oftalmico.
Dopo qualche incertezza sul destino, per i reparti infettivologici non è ancora tempo, e chissà se lo sarà mai a questo punto, di entrare in un ospedale vero con copertura anestesiologica 24 ore al giorno 7/7, di fare e ottenere consulenze nello stesso posto di lavoro, di avere una radiologia giorno e notte al piano di sotto, dei servizi che non necessitino di caricare il malato su un’ambulanza continuamente.
No, le cose si complicano. Il laboratorio di virologia e microbiologia rimarrà all’Amedeo, così come il servizio farmacia, la pneumologia.
Un servizio trasporti farà da spola per le singole esigenze.
All’Amedeo restano ambulatori e Day hospital che possono restare con ventilatori a pale, muri crepati, servizi igienici fatiscenti.
Il personale medico si divide, isolandosi nell’isolamento di due posti che dovevano da tempo essere chiusi ma che restano sempre in voga quando devi metterci gli ultimi degli ultimi.
Il tutto avviene ad agosto quando il personale è distratto dalla ferie e, quando si rende conto che ancora una volta la soluzione migliore era possibile, programmabile, discutibile con più calma è troppo tardi.
Tutto è deciso, rimangono solo da fare gli scatoloni e non lamentarsi.
E per gli accessi diretti per problematiche infettive, le profilassi post esposizione?
La soluzione più semplice sembrerebbe dirottare tutto ai Pronto Soccorso che, come è noto, dovrebbero essere alleggeriti, non caricati di questioni risolvibili al di fuori.
D’altronde dove sta il medico di guardia infettivologo? All’Amedeo o all’Oftalmico?
Un’unica attrattiva rimaneva al lavoro ospedaliero, il lavoro di gruppo, il confronto e anche questo ci viene sottratto.

Dr.ssa Chiara Rivetti
Segretaria Regionale Anaao Assomed Piemonte

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