Caro Assessore, la sanità alessandrina è in (s)vendita?

da | Lug 28, 2022 | Primo Piano

La pandemia ha avuto grande impatto sulla sanità piemontese mettendo a nudo una rete ospedaliera regionale azzoppata e poco organizzata ed una rete territoriale abbandonata a se stessa.
Le soluzioni per questi evidenti problemi aprono due strade: potenziare e investire nel Sistema Sanitario Regionale o delegare al privato.
Il caso Tortona è certamente una spia allarmante di quale possa essere la linea politica della Regione.
Il ricorso alle esternalizzazioni dei servizi è in questi anni stato giustificato da carenze di organico che non si riescono in alcun modo a sostituire attraverso concorsi di assunzione, che vanno deserti.
A Tortona invece si è deciso di bandire una gara per affidare al privato alcuni servizi anche in assenza di una situazione di emergenza.
Se per il Pronto Soccorso ed alcune altre specialità, oramai le difficoltà sono gravi e diffuse, l’assenza di urgenza è particolarmente evidente per l’affidamento ai privati dell’ intera gestione del reparto di fisiatria, che segue il progetto mai realizzato di trasferire a Tortona la Fisiatria di Ovada.
L’intenzione iniziale era di far convergere le attività fisiatriche dell’ ASL a Tortona, per creare un centro di riferimento provinciale. Ma a fronte di alcuni pensionamenti, non sono stati banditi concorsi per nuove assunzione e così la creazione ex novo del reparto è stata messa a bando per l’ospedalità privata.
La stessa durata dell’affidamento è assolutamente criticabile: l’attuale carenza di specialisti si risolverà nell’arco di 4 anni circa, quindi mettere a gara l’esternalizzazione per 9 anni, che è la durata massima consentita per un appalto pubblico, ha il solo scopo di rendere il bando più attrattivo per i privati.
Rimane poi da chiarire come farà una direzione aziendale a gestire un ospedale che sarà mezzo pubblico e mezzo privato.

Con queste premesse, chiediamo all’ Assessore Regionale quale sia il Suo progetto politico, per continuare a garantire ai cittadini il diritto alle cure:

1- La concessione di ampie fette di attività assistenziale al privato al di fuori delle situazioni di emergenza prelude a una completa “privatizzazione” di quegli ospedali? E il personale dipendente pubblico di quegli ospedali che fine farà? Di chi sarà la governance?

2- La rete ospedaliera verrà finalmente rivista in funzione delle criticità emerse e alla luce delle sperimentazioni gestionali avvenute in questi anni?

3- Per quale motivo pur essendoci grande disponibilità di fondi nel PNRR per l’acquisto di grandi apparecchiature per la diagnostica nelle Aziende Sanitarie Piemontesi si ricorre ancora alle forniture di partenariato pubblico-privato? Crede veramente che il “noleggio” possa costare meno dell’acquisto? Può fornirci il costo esatto per le casse regionali di tutte le attività sanitarie affidate in service o per il noleggio di attrezzature negli ultimi cinque anni In provincia di Alessandria?

Dott.ssa Chiara Rivetti
Segretaria Regionale Anaao Assomed Piemonte

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