Osservasalute 2013, gli italiani stanno bene ma i servizi hanno il fiato corto. E i «tagli» rischiano di moltiplicare la spesa, che in 12 province è fuori controllo

da | Apr 16, 2014 | Notizie nazionali

Migliora lo stato di salute degli italiani, ma i servizi sanitari soprattutto al Sud sprofondano. E migliorano i bilanci di Asl e ospedali, ma con i soliti buchi neri nei bilanci al Sud. E non solo. E 12 province si fanno notare in negativo per le perdite sopra le righe (oltre il 5% del bilancio, il limite scritto nel Patto per la salute 2010-2012 oltre il quale si devono mettere in campo interventi di reiquilibrio). Sono: Rovigo, Venezia, Massa Carrara, Roma, Rieti, Napoli, Campobasso, Taranto, Brindisi, Cosenza, Ogliastra, Medio Campidano.
Pessime notizie, poi, arrivano dal fronte dell’informatizzazione. La sanità 2.0 stenta infatti a decollare e Asl e ospedali restano “internet-sauri”. Il gap più profondo riguarda gli ospedali del Sud Italia, anche sul fronte dell’utilizzo di canali web (soprattutto per social) nella comunicazione con i cittadini-utenti. Facebook, twitter o Youtube sono quasi sconosciuti: appena il 34% delle Asl utilizza almeno un canale web 2.0 per comunicare con gli utenti, si sale al 44% per ospedali e Istituti di ricerca e cura a a carattere scientifico.
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